Il RUP per la realizzazione di lavori pubblici e per l’affidamento di servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura
Nomina
In funzione del vigente modello organizzativo, per gli appalti accentrati, l’atto di nomina del Rup, per ogni singolo intervento, è ascritto alla competenza del Direttore centrale patrimonio, su proposta del Coordinatore generale della Consulenza tecnica per l’edilizia, anche nel caso in cui il professionista da nominare appartenga alle Consulenze tecniche presso le Direzioni regionali.
Transitoriamente, per gli appalti decentrati, l’atto di nomina del Rup è ascritto alla competenza del Direttore regionale competente per territorio, su proposta del Coordinatore regionale della Consulenza tecnica per l’edilizia regionale, fatte salve le specifiche situazioni territoriali di cui appresso:
– Sede regionale di Aosta: Direttore della Sede regionale di Aosta su proposta del coordinatore regionale della Consulenza tecnica per l’edilizia regionale del Piemonte;
– Direzione provinciale di Bolzano: Direttore della Direzione provinciale di Bolzano su proposta del coordinatore regionale della Consulenza tecnica per l’edilizia regionale del Trentino.
La scelta dei soggetti da nominare deve essere orientata verso professionisti di cui all’art. 51 del Ccnl per dirigenti, medici e professionisti dell’11 ottobre 1996, ovvero verso personale appartenente ai profili professionali delle attività tecniche (geometra, perito industriale, ecc. inquadrati in Area C del sistema di classificazione del personale), previa valutazione delle competenze professionali e tecniche dei soggetti, sulla base delle indicazioni fornite nel citato punto 4 delle linee guida.
Per quanto concerne la nomina delle altre figure che concorrono alla realizzazione dell’intervento e di supporto al Rup (progettisti, soggetti incaricati della verifica del progetto, componenti dell’Ufficio di direzione dei lavori, collaudatore ecc.) la stessa è effettuata dal Coordinatore generale Consulenza tecnica per l’edilizia, per i lavori accentrati, ovvero dal Coordinatore regionale Consulenza tecnica per l’edilizia regionale competente per territorio, fatte salve le specifiche situazioni territoriali di cui sopra.
Le risorse amministrative che concorrono alla realizzazione dell’intervento e di supporto al Rup sono nominate dal Direttore centrale patrimonio – per i lavori accentrati – su proposta dei responsabili degli uffici preposti, e dal direttore regionale – in via transitoria per quelli decentrati – su proposta dei dirigenti degli uffici preposti.
Oltre quanto previsto, in caso di carenze accertate nell’organico dell’Istituto da parte del Coordinatore generale della Consulenza tecnica per l’edilizia, il Rup propone alla stazione appaltante, sin dai primi atti, di conferire appositi incarichi di progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, di collaudo, in conformità e nel rispetto delle procedure di cui al codice dei contratti e delle linee guida Anac in materia di affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria.
Requisiti professionali e funzioni
Requisiti
Il co. 6 dell’art. 31 del codice dei contratti prevede che per i lavori e i servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura il Rup deve essere un tecnico in possesso di requisiti e titoli di studio e professionali commisurati alla tipologia e all’entità dei lavori da affidare. Nello specifico, per quanto concerne gli appalti, le concessioni di lavori e i servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura il Rup deve possedere i requisiti di professionalità previsti al punto 4 delle linee guida.
A tal fine l’Istituto, nell’ambito della formazione obbligatoria, organizza attività formativa specifica per tutti i dipendenti che hanno i requisiti di inquadramento idonei al conferimento dell’incarico di Rup, anche in materia di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture.
Funzioni
Dall’analisi coordinata delle disposizioni del codice e delle linee guida dell’Anac emerge che il Legislatore ha confermato, per l’attuazione degli interventi di lavori pubblici, un modello organizzativo per progetti, con affidamento di funzioni di coordinamento impulso e verifica al Rup. Nella realizzazione di un intervento sono presenti, infatti, quegli elementi di unicità e cooperazione interfunzionale che sono tipici della organizzazione per progetti.
Il modulo organizzativo per progetti, al quale deve essere ricondotta la realizzazione di una opera pubblica, è quello dell’organizzazione per matrice, caratterizzato dalla circostanza che le competenze e i soggetti attori del procedimento di realizzazione dell’intervento rimangono all’interno delle funzioni di appartenenza, ma rispondono del proprio contributo e del proprio operato a un soggetto che ha il compito di coordinare i singoli apporti in ragione dell’obiettivo da raggiungere.
Oltre ai compiti e funzioni indicati in precedenza, il Rup può assumere, per uno o più interventi e nei limiti delle proprie competenze professionali, anche le funzioni di progettista e/o di direttore dei lavori e/o verificatore.
Le funzioni di Rup, progettista e direttore dei lavori non possono coincidere nel caso di lavori di speciale complessità o di particolare rilevanza sotto il profilo architettonico, ambientale, storico-artistico e conservativo, oltre che tecnologico, nonché nel caso di progetti integrali ovvero di interventi di importo superiore a 1.500.000 di euro.
Per i lavori di importo inferiore a un milione di euro, la verifica è effettuata dal Rup, anche avvalendosi della struttura descritta in precedenza, ai sensi dell’art. 26, co. 6, lett. d), del codice, ferme restando le incompatibilità di cui al co. 7 del medesimo articolo per la figura del verificatore.
Inoltre, il Rup assume i compiti e le funzioni previste nell’ambito del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e in particolare in qualità di Responsabile dei lavori.
Poiché il procedimento di realizzazione di un intervento di lavoro pubblico risulta particolarmente complesso per la presenza di una molteplicità di atti, tecnici e non, che spesso sono il risultato della definizione di subprocedimenti che si inseriscono nell’iter principale, si fornisce una descrizione sommaria delle principali fasi del procedimento di cui trattasi, con l’indicazione delle relative competenze, secondo quanto appresso indicato.
Soggetti che collaborano con il Rup
Concorrono alla realizzazione del progetto risorse tecniche e amministrative quali: progettisti, direttore dei lavori, assistenti dell’ufficio di direzione, collaudatore, coordinatori per la sicurezza, personale amministrativo di supporto e/o titolare di funzioni proprie.
Nell’ambito delle stazioni appaltanti dell’Istituto, in luogo di una struttura stabile a supporto del Rup, deve essere costituito un gruppo di supporto, coordinato dal Rup e formato da dipendenti delle stesse stazioni appaltanti ma anche, ove necessario, da dipendenti di altre Strutture centrali o territoriali ai quali, con apposita lett. di nomina, saranno assegnate specifiche funzioni tecniche, da svolgere in collaborazione con il Rup medesimo, e secondo gli indirizzi dello stesso, nell’ambito delle attività di programmazione, di progettazione, di predisposizione della documentazione di gara, di controllo dello svolgimento delle procedure espletate nonché della regolarità delle prestazioni contrattuali.
I predetti incarichi, nel caso in cui non siano stati già conferiti nelle fasi antecedenti alla programmazione, devono essere conferiti prima dell’espletamento delle attività per le quali sono nominati.
Rapporti con la struttura amministrativa
Il vigente modello organizzativo dell’Istituto per la gestione accentrata delle procedure di gara di appalto di lavori pubblici prevede l’intervento nel processo produttivo per l’affidamento e la gestione degli appalti delle seguenti Strutture che esercitano ruoli distinti nelle singole fasi e in particolare:
Direzione generale
La Direzione centrale patrimonio svolge la funzione di struttura committente e di stazione appaltante dei lavori tramite l’ufficio gare appalti lavori, espleta la procedura di scelta del contraente, anche con funzione di seggio di gara per gli affidamenti con il criterio del prezzo più basso, fino alla stipula del contratto d’appalto, gestito poi tramite l’ufficio Contratti appalti lavori, della medesima Direzione centrale, che provvede anche agli affidamenti diretti per lavori d’importo inferiore a euro 40.000.
Direzioni regionali
In via transitoria, nelle more del completamento dell’accentramento delle funzioni previsto dal vigente modello organizzativo, la Direzione regionale svolge la funzione di struttura committente dei lavori da appaltare tramite l’ufficio preposto, espleta la procedura di scelta del contraente, anche con funzione di seggio di gara per gli affidamenti con il criterio del prezzo più basso, e gestisce l’esecuzione del contratto.
Analizzando i compiti e le funzioni normativamente attribuite al Rup, si evince che tale figura viene chiamata a svolgere un ruolo preminente di indirizzo, raccordo e integrazione delle diverse attività delle Strutture che intervengono nell’intero procedimento, in modo tale da assicurare che il processo realizzativo dell’intervento risulti condotto in modo unitario in relazione ai tempi e ai costi preventivati e in particolare:
– il Rup propone la procedura di affidamento dei lavori e valida gli elaborati di gara, assicurandone la coerenza con la documentazione tecnica; supervisiona dal punto di vista tecnico l’iter procedimentale di scelta del contraente, espletato dagli uffici preposti della Direzione generale o regionale, fino alla stipula del contratto;
– nella fase esecutiva coordina le attività tecniche relative all’esecuzione materiale dei lavori (cantiere) e quelle espletate dagli uffici preposti alla gestione del contratto (pagamenti dei Sal, autorizzazione dei subappalti e di varianti, ecc.), svolgendo anche una funzione propositiva al fine di garantire il rispetto delle clausole contrattuali da parte dell’esecutore e proponendo le azioni da intraprendere a tale scopo (comminatoria di penali e risoluzioni) fino all’emissione del certificato di regolare esecuzione o del collaudo.
Di conseguenza, il Rup deve esercitare le proprie attività con autonomia e terzietà rispetto alle altre Strutture coinvolte nel procedimento, rapportandosi e rispondendo per il suo operato al Dirigente cui è affidato il programma dei lavori – nello specifico il Responsabile della Direzione centrale patrimonio/Direttore regionale- per l’espletamento dei succitati compiti di informativa, proposta, ecc., in tutte le tre fasi del procedimento, per gli aspetti generali di programmazione e di raggiungimento degli obiettivi di cui il Dirigente generale è responsabile.
Rapporti con le Consulenze tecniche e le altre figure professionali
Il Rup svolge le funzioni proprie del suo ruolo in conformità con la specifica normativa professionale, nell’ambito della propria autonomia tecnica, raccordandosi con il Coordinatore della Consulenza tecnica della Direzione generale o regionale per gli aspetti tecnici e organizzativi di cui questi è responsabile e con i soggetti di seguito indicati.
I progettisti: il Rup coordina le attività necessarie alla redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, definitivo ed esecutivo, verificandone il rispetto degli stessi ai contenuti del documento di indirizzo e la conformità alla normativa vigente, assumendo il ruolo di garante della correttezza della progettazione.
Il soggetto incaricato delle verifiche del progetto: il Rup procede alla validazione del progetto posto a base di gara facendo preciso riferimento al rapporto conclusivo di tale soggetto e alle eventuali controdeduzioni del progettista con le modalità di cui all’art. 26 del codice.
Il Direttore dei lavori: il Rup promuove la costituzione dell’ufficio di direzione dei lavori, che viene effettuata con atto del Coordinatore generale/regionale prima della gara; l’ufficio assume compiti di coordinamento, direzione e controllo sotto l’aspetto tecnico-contabile e amministrativo dell’esecuzione di ogni singolo intervento.
L’Organo di collaudo di cui all’art. 102, co. 6: il Rup trasmette tutta la documentazione contabile e tecnica necessaria all’effettuazione dell’atto di collaudo medesimo, duplicandola in copia conforme e custodendone le copie stesse.